GIUSEPPE UNGARETTI'S (1888-1970) WAR POEMS
MUST ALSO BE SEEN IN THE CONTEXT
OF HIS ATTEMPTS
AT REGAINING A PERSONAL UNIO MYSTICA
WITH IMMENSITY,
AND OF HIS ULTIMATE FAILURE IN
THAT SEARCH. THE SUSPICION
THAT IMMENSITY IS A MERE VOID AND
EMPTY SPACE, A NÉANT
RESISTING ALL INTEGRATIVE SEARCH
FOR MEANING AND
RELIGION, HAUNTS ALL UNGARETTI'S
POETRY OF THE PERIOD
'Fratelli' (1916)
Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità
Fratelli
'Commiato' (1916)
Gentile
Ettore Serra
poesia
è il mondo l'umanità
la propria vita
fioriti dalla parola
la limpida meraviglia
di un delirante fermento
Quando trovo
in questo mio silenzio
una parola
scavata è nella mia vita
come un abisso
'Eterno' (1914-15)
Tra un fiore colto e l'altro donato
l'inesprimibile nulla
Quoted from:
Guiseppe Ungaretti, Vita d´un Uomo, Tutte le poesie, ed. Leone
Piccioni, 1969, 7th edition Venice, 1974, p. 5.
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